venerdì 31 agosto 2012

mai più mi accontenterò.
Voglio il massimo ora e darò il massimo.
Fanculo chi si accontenta

martedì 14 agosto 2012

Leggimi

Ieri sera ero lì, nella tua camera, ero da solo.
Mi sono fatto la doccia in casa tua, nel tuo bagno, con il tuo bagno schiuma e il tuo accappatoio arancione, mi sentivo felice.
Ero lontano da casa, dai miei genitori e dai miei amici e anche da te ma mi sentivo a casa.
Ho fatto la doccia con gli occhi chiusi e non particolarmente fredda, mi sono perso il tempo necessario.
Ho riflettuto su chi sono veramente, ovviamente non ho trovato una risposta o una chiave risolutiva ma sono felice di essermi reso conto di alcune cose agli occhi altrui forse banali, scontate, magari tu le hai già pensate ma ti sei chiesta come fa a non arrivarci ? è possibile, ma finalmente le ho capite da solo.

Penso sia importante capire le cose da soli, penso sia fondamentale.

Ho capito che non sono più la persona che due anni fa parlava con frasi fatte ma originali, non sono nemmeno la persona così sensibile.
Mi sono stufato di nascondermi dietro delle parole già pronunciate e ho scoperto che devo incanalare il mio nervoso in altre manieri, essere sensibile, piangere per molte cose mi sfugava ma rendeva le situazioni pesanti e difficili ad altri.
Perchè complicare la situazione ad altri quando sono io ad avere del semplice ma nero nervoso ?

Sono passati i minuti, guardandomi intorno, vedendo uan foto di me e te due anni fa a Firenze, le cose sono cambiate ma la cosa che è più sostanzialmente cambiata è la mia pancia.
Chi se ne frega, godo di buona salute, ho una ragazza bellissima, sono felice di questo.

Sono passati altri minuti, la puntata di chuck si caricava piano piano e io continuavo a pensare.
Ho pensato adu na cosa, ad un altro mi sono come illuminato.
Basta ansie, basta provocare ansie, basta avere paura di non avere tempo, basta avere paura di arrivare in ritardo perchè raramente i minuti sono decisivi.
Ho pensato inoltre che farsi dei problemi sul futuro è sbagliato, ho pensato che devo vivere giorno per giorno e staccare la sera con la mia piccola cip.
Pensare al suo faccino, i suoi piedini e i suoi sandalini che dice che non mi piacciono.
Preferisco immaginarla su due bei tacchi 12 con quei pantaloncini attillati che aveva ieri..
Così la voglio la mia spennina.
Ho pensato che la testa me la devo fasciare solamente quando si è rotta, non ora.

La cosa che più mi rende felice in tutta questa situazione è che queste due cose.. me le hai insegnate tu.

Permettimi di dirti che sono davvero felice di stare con te.

Non permettero mai più a nulla di rovinare il nostro rapporto, a partire dai miei problemi del cazzo inutili.

Ti amo, mi piace dirtelo.

Ti amo.
Io sono un gazpacho al pomodoro.
Sono frullato come un gazpacho ma non sono altrettanto freddo.
Sono morbido come un gazpacho al pomodoro, rosso come un gazpacho al pomodoro.

Sto in poco spazio,perchè sono alto 1 metro e sessanta e qualce altro centimetro.

Sono pesante come un gazpacho al pomodore con peperoni e cipolla.

Mi guardo intorno alla ricerca d qualcosa di stabile e trasformarlo nella mia base, è stato un anno pessimo ma sono felice di esserti stato vicino.

Spero di poter passare con te ancora tanti anni, anni sempre più felici e con meno pomodoro.

Lo spero davvero.
 

sabato 11 agosto 2012

1900 KM

Siamo tornati, dopo 1900 km insieme..
forse sarò meno testone.

Mi sento come se avessi perso un amico..