giovedì 4 settembre 2014

i miei sbagli

La pioggia ha il vantaggio di tenerti chiuso in casa ammenoche tu non sia tra quelli che ama uscire con la pioggia o comunque beccarsi secchiate d'acqua malsana, tuttavia per una strana casualità o per qualche cazzata commessa nel passato, è proprio quando fuori piove che io ho voglia di uscire ed è proprio quando fuori splende il sole che io vorrei rinchiudermi all'interno di casa mia a guardare i vetri madidi.
Del resto, in ogni caso e comunque, l'estate è una bella merda ed è finita, nei migliori dei modi.
Con 18 gradi il primo giorni di settembre.

Oggi stavo valutando la questione dell'essere bambini, chi e cosa spinge le persone ad esserlo e giudicarne altre.
Io dal canto mio, suppongo ci siano svariati fattori imprescindibili per il quale tu possa essere considerato un bambino, eppure tu funzioni.
Nei tuoi panni non funzionerei e striderei sicuramente come una vecchia macchina.
Che cosa è allora la realtà dei fatti ? Sotto sotto sei un bambino ma ti senti abbastanza superiore agli altri e puoi giocarti le carte che preferisci ?
Sotto sotto, ancora più sotto, sei uno dei tanti che ha saputo crearsi un personaggio sfruttando una qualche abilità ?
In entrambi i casi, mi fai schifo, ti rinnego, sono felice di essere sbagliato e brutto e non nego di invidiarti.

Il tema delle maschere è ogni giorno più vivo nella mia vita, non voglio fare come quando avevo 15 anni ed ero un bambino, che citavo poeti e filosofi di cui avevo letto si e no l'indice o la bibliografia o la pagina di wikipedia, non voglio quindi citare la maschera di xxx perchè probabilmente il concetto della maschera è insito dentro di me ancora prima di leggere Pirandello, cazzo, ho sbagliato ( di nuovo ) e non mi vergogno di vantarmene, per me Pirandello non è un cazzo.

Stiamo divagando al paragrafo 3, meglio tornare sulla giusta strada.

Mi chiedo, perchè non ho saputo sfruttare - o migliorare - una mia dote al punto di potermi creare un personaggio da utilizzare quando la vita diventa amara ?!
Perchè da bambino ho giocato con troppi lego e da addolescente ho giocato a fare il grande e ho perso ogni possibilità di crearmi il mio personaggio da sfoderare nelle situaizoni più redditizie.
Ho studiato le tue mosse, non hai paura di nasconderti ma sai che è quello che serve, come l'essere schivo, ho capito che cosa ti serve per sentire che stai facendo il tuo lavoro come si deve, ho capito di non essere in grado di portare avanti una farsa così grande perchè sono convinto che le mie scelte seppur laceranti e sconclusionate sono semplicemente giuste.

Ho saltato quella fase della mia vita, ora sono grande e nel mio passato non c'è addolescenza, forse è per questo che in un certo senso la vivo ora.
Sono grande e molto più forte di quello che penso ma vivo l'addolescenza emotiva che avrei dovuto vivere a tempo debito quando tu hai imparato a conoscere le persone, sprovvisto di forza, ti sei messo in gioco sapendo che non avevi nulla da perdere come quella storia su Pasolini, ti sei messo in gioco sfidando chi più forte di te, tanto sai e sappiamo e forse avrei saputo quale è il destino comune e che in realtà non c'è nulla da perdere, solo da guadagnare.

Alla fine, è giusto così.

"Sono che io ho sbagliato, non me ne sono accorto e sono andato avanti."






Con un omaggio ad un caro amico

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